Vita da MOO: parliamo di salute mentale con Shine

Scopri come Shine Initiative ha aiutato a educare il team MOO sul tema della salute mentale.

6 cards with various emojis evoking emotions and mental states

Breaking news: non smettiamo di essere umani quando siamo a lavoro. Sembra ovvio, eppure parlare di salute mentale sul posto di lavoro rimane spesso una di quelle conversazioni scomode che non sappiamo bene come affrontare.

Con le restrizioni dettate dalla pandemia e le nuove modalità di lavoro ibrido, sentirsi bene e parlare apertamente di salute mentale sul lavoro è diventato sempre più difficile. Ecco perché MOO ha collaborato con Shine Initiative per offrire formazione ai dipendenti, oltre ad una serie di workshop per comprendere e gestire meglio i problemi legati alla salute mentale. Dai concetti base fino alla gestione delle crisi e alla formazione di veri e propri ambasciatori della salute mentale, il team di MOO è ben attrezzato per affrontare questi argomenti all’interno e all’esterno dell’ambiente di lavoro.

Abbiamo chiesto a Fred Kaelin, direttore esecutivo di Shine Initiative, e Lauren Alvarez, leader del nostro comitato che promuove diversità, equità e inclusione, di dirci di più su come hanno contribuito a supportare ed educare il team MOO.

Perché lanciare un programma di sensibilizzazione sulla salute mentale a MOO?

Lauren Alvarez: Kate Wood, la nostra responsabile del comitato per la salute mentale e il benessere, ha svolto un ottimo lavoro di difesa in quest’area per anni ed è sempre alla ricerca di modi per educare il team e sensibilizzarlo sull’argomento. Il team di salute mentale e benessere svolge un compito fondamentale nel creare consapevolezza e tenere a mente la nostra salute.

Kate e il suo team sono guidati dall’idea che è necessario parlare di qualcosa per renderlo normale e accessibile a tutti e volevamo assicurarci di offrire contenuti chiari e onesti. MOO ha una cultura divertente, coinvolgente e bizzarra che deve essere rappresentata nella nostra programmazione interna, il cui tono varia notevolmente ed è dunque importante utilizzare le parole giuste, sentirsi a proprio agio con quelle parole e sapere quando e come rispondere a qualcuno che sta affrontando un momento di crisi o sta semplicemente passando una brutta giornata.

Volevamo assicurarci di poter lanciare una serie coinvolgente e facilmente riconoscibile che le persone potessero applicare sia dentro che fuori dall’ambiente lavorativo. MOO è una community talmente forte che questi aspetti si fondono insieme il più delle volte.

Stack of cards with storm emoji and blue card with sun, heart and smiling emojis

Qual è la missione di Shine? Com’è nata questa collaborazione con MOO?

Fred Kaelin: La missione di Shine è combattere la discriminazione e destigmatizzare le condizioni di salute mentale nei bambini e nei giovani adulti. Negli ultimi anni ci siamo resi conto che per attuare al meglio questi cambiamenti dobbiamo parlare a chiunque: adulti, genitori, tutori, datori di lavoro, ecc.

LA: Un amico ed ex collega mi ha messo in contatto con Fred: abbiamo tutti lavorato nel campo dell’istruzione esperienziale, un tipo di apprendimento all’avanguardia quando si tratta di sostenere la salute mentale e il benessere dei giovani. Shine concentra il suo lavoro proprio sui ragazzi con cui, si sa, è molto più facile parlare e relazionarsi.

Cosa vi ha fatto pensare: “loro sono perfetti”?

LA: Il team! Siamo così grati per la loro profonda conoscenza, la loro attenzione a noi come organizzazione, i feedback e il modo in cui hanno stabilito un’atmosfera perfetta per l’apprendimento e le domande.

È così bello e disarmante sentire persone reali condividere la propria esperienza

Anche in una cultura aperta come quella di MOO, può essere difficile aprirsi e confidarsi sul posto di lavoro, parlare delle proprie vittorie o delle sfide per la salute mentale ed essere vulnerabili. Fred, Jessika [Zequeira, specialista in educazione della comunità] e il team Shine si sentono parte del team MOO. Sono divertenti, simpatici, coinvolgenti, onesti ed è così bello e disarmante sentire persone reali condividere le proprie esperienze: rende il contenuto riconoscibile e gli strumenti più memorabili.

In cosa consiste la collaborazione tra Shine Initiative e MOO?

FK: Abbiamo sviluppato il nostro curriculum partendo dalla programmazione originale per studenti delle scuole superiori, per gli educatori, i genitori e i tutori. Parlando con i diversi gruppi, ci siamo resi conto che tutti hanno in comune il bisogno di ascoltare le informazioni e i messaggi su questi argomenti.

Abbiamo svolto ulteriori ricerche sulla salute mentale sul posto di lavoro e aggiunto o rinnovato parte del programma. Lavoriamo per conoscere l’azienda e personalizzare l’apprendimento in modo che si adatti al meglio alla cultura aziendale. Con MOO, il processo di pianificazione preliminare e il feedback continuo sono stati fenomenali! Kate e Lauren hanno idee e stili così simili a ciò che è naturale per noi di Shine che è stata davvero una partnership perfetta.

LA: Siamo molto comunicativi. Abbiamo impostato con cura le nostre prime chiamate, comunicato su voce e tono, e ora siamo molto a nostro agio nel dare e ricevere feedback e su come supportarci a vicenda, e parliamo prima e dopo le nostre sessioni per capire cosa sta succedendo. Naturalmente questa collaborazione è andata avanti durante la pandemia, ed è stato davvero di grande aiuto poter affrontare le nuove sfide insieme al supporto dei nostri colleghi.

Presto lanceremo il programma di ambasciatori della salute mentale con Shine e stiamo sviluppando la nostra programmazione in aree specifiche del business: per la leadership, per il posto di lavoro, per genitori e tutori… Stiamo lasciando che chi lavora a MOO ci aiuti a capire quali contenuti costruire sulla base del coinvolgimento e delle discussioni nei nostri workshop. È stata un’esperienza davvero divertente e coinvolgente per noi, abbiamo imparato tantissimo sul nostro team! E ha influenzato il nostro approccio alla programmazione sulla salute mentale: un viaggio davvero avvincente.

Folded greeting card with text saying Together

Quali sono le sfide quando si discute di problemi legati alla salute mentale con i propri colleghi?

FK: Parte dello stigma sulla salute mentale è nato dall’idea che si trattasse di qualcosa di privato e personale, rendendolo un argomento tradizionalmente off-limits sul luogo di lavoro. 

Tuttavia, stiamo assistendo a un vero e proprio cambiamento negli ultimi anni, dettato soprattutto dal desiderio di avere una cultura aperta sui luoghi di lavoro in merito alla salute mentale, specialmente nel contesto di cambiamenti più ampi in termini di benessere ed equilibrio ufficio-vita privata. I datori di lavoro devono fare del proprio meglio e comprendere che le persone che si sentono comprese tendono a e rimanere all’interno dell’azienda più a lungo.

Qual è il vantaggio di avere ambasciatori della salute mentale a lavoro?

FK: Una cosa che sappiamo, e la ricerca ce lo conferma, è che se siamo preoccupati per noi stessi o per una persona cara riguardo la salute mentale tendiamo a rivolgerci prima a un amico intimo o a un confidente, piuttosto che a una “figura autoritaria”. Potrebbe essere tutto ciò di cui abbiamo bisogno, ma se invece abbiamo bisogno di un aiuto più formale e specifico, avere qualcuno che ci aiuti, o anche solo che sia al nostro fianco per fare quel passo, rende di sicuro tutto più semplice.

Gli ambasciatori sono messaggeri sicuri e fidati che non giudicheranno

Gli ambasciatori della salute mentale possono aiutare a ricoprire quel ruolo sul posto di lavoro. I colleghi sanno che gli ambasciatori sono messaggeri sicuri e fidati che non giudicheranno né agiranno in modo da stigmatizzarli, e si sentiranno meno soli. E anche se talvolta pochissime persone hanno bisogno di avvicinarsi agli ambasciatori, la loro presenza in azienda sottolinea ogni giorno che è bene parlare dei propri problemi e navigare tra gli alti e i bassi della salute mentale.

Quali sono le domande che ti vengono fatte più spesso?

FK: La maggior parte delle preoccupazioni e delle domande derivano da una posizione basata sulla paura: cosa succede se qualcuno rivela troppo? Cosa succede se nessuno si presenta? Cosa succede se le persone sono a disagio? Sebbene comprensibili, la maggior parte di queste paure sono radicate nello stigma generale secondo cui non si deve parlare di salute mentale in nessuna circostanza. Cerchiamo dunque di parlare di alcuni aspetti per demistificarli e anche di impostare un tono accessibile e accogliente.

La maggior parte delle preoccupazioni e delle domande provengono da una posizione basata sulla paura

Spesso incontriamo anche difficoltà per i supervisori e i dirigenti senior nel riflettere personalmente sui propri alti e bassi legati alla salute mentale, nonostante questo aiuterebbe tutti sentirsi sostenuti e compresi in una cultura aziendale più aperta. Questo è radicato nell’idea del leader che deve apparire forte e sicuro di sé, e quindi parlare dei propri problemi è percepito come sinonimo di debolezza.

Sebbene ciò sia comprensibile nel “mondo reale”, più i supervisori e la leadership abbracciano il cambiamento culturale, più rapidamente questo prende piede e diventa normale. E per essere chiari, non stiamo parlando di qualcuno che racconta la propria esperienza nei minimi dettagli o che si sente obbligato a condividerla solo per rafforzare l’idea che l’azienda stessa può essere un luogo di supporto.

Smiling emoji card in flower bouquet

Puoi dirci di più sull’impatto di questa partnership sui dipendenti?

LA: Abbiamo riscontrato grande interesse da parte dei dipendenti e abbiamo notato un “effetto alone” dopo le sessioni, in cui le persone scambiavano opinioni durante le riunioni e poi su Slack, utilizzando parte della terminologia utilizzata dal team Shine. Abbiamo anche visto un maggiore coinvolgimento all’interno della nostra comunità di salute mentale e benessere.

Abbiamo ricevuto ottimi feedback da tutta l’azienda, oltre che a richieste per argomenti più specifici e più ampi. Per me, personalmente, sono stata in grado di entrare in contatto con altre persone che sono impegnate in questo lavoro ed è stato davvero importante come team avere un linguaggio condiviso su ciò che stiamo vivendo, insieme e separatamente!

Lauren, qual è stata la tua parte preferita di questa partnership finora?

LA: Le sessioni “genitori e tutori” sono state le più speciali per me. Abbiamo un gruppo di risorse per genitori e tutori (ovvero chiunque sostenga i propri cari a casa, una categoria molto ampia!) e le nostre sessioni dedicate a loro sono state davvero speciali.

Shine bilancia così bene le diverse “vite” che ognuno di noi vive

Shine bilancia così bene le diverse “vite” che ognuno di noi vive – il nostro sé lavorativo, il nostro sé domestico, il nostro sé adulto, a volte il nostro sé genitore. Come persona con bambini piccoli a casa, ha davvero cambiato il modo in cui parlo e mi approccio con i miei figli, non solo per quanto riguarda la loro salute mentale, ma anche quella mia e del loro papà.

Come pensi che possiamo destigmatizzare la salute mentale sul lavoro e rendere il benessere parte della cultura aziendale?

FK: Destigmatizzare la salute mentale sul lavoro significa renderla parte di una routine attraverso piccoli cambiamenti che nel tempo vanno a creare una cultura del posto di lavoro più aperta. Come esseri umani, rispondiamo meglio ai piccoli stimoli, ad esempio fermarsi e fare un esercizio di respirazione profonda per due minuti o un’intera lezione una tantum.

Offrire sessioni di apprendimento, creare ambasciatori, articolare chiaramente i supporti che un team di persone ha in atto e avere conversazioni sia informali che formali sulla salute mentale e la sua importanza si sommano alla normalizzazione del benessere mentale. E per inciso, MOO era già più avanti di molti altri quando abbiamo iniziato a discutere di questa partnership e siamo entusiasti di averne fatto parte in questi ultimi sei mesi!

Scopri di più su Shine Initiative qui e connettiti con noi su LinkedIn per saperne di più sul mondo MOO.

Resta in contatto

Ricevi ispirazione per i tuoi design, consigli aziendali e offerte speciali direttamente nella tua casella di posta tramite la nostra MOOsletter, in uscita ogni due settimane.

Registrati!