Breve storia dei Biglietti da visita MOO
Con l’aiuto dei nostri clienti, reinventiamo il rettangolo dal 2006. Ecco la nostra storia fino a oggi.
Quando è nata MOO nel 2006, il nostro obiettivo era rivoluzionare il mondo dei biglietti da visita. O comunque cambiarlo un po’, non solo creando biglietti di maggiore qualità, ma facendolo in modo unico e al passo coi tempi. Abbiamo iniziato a realizzare i Biglietti da visita all’inizio di Twitter e dell’iPhone e ancora oggi, nell’era di X e dei visori Apple, il nostro atteggiamento resta lo stesso. Perché, nonostante alcune tecnologie di qualche anno siano invecchiate, la stampa è sempre all’avanguardia. Ma iniziamo dal principio…
2006. Iniziamo dal piccolo con le MiniCard.
Prima dei Biglietti da visita, c’erano le MiniCard. Grazie al loro piccolo formato, la metà di un biglietto normale, sono state oggetto di molte conversazioni e hanno reso memorabili molte persone, su grande scala. E continuano a farlo, perché da allora sono ancora le preferite. Le aziende le usano per tanti scopi diversi: ad esempio, come cartellini o biglietti su cui mettere la password del WiFi (hanno il formato perfetto). Questo dimostra che nessuno spazio è troppo piccolo per essere reinventato.
2008. Finalmente, arrivano i Biglietti da visita.
Due anni dopo, abbiamo iniziato a fare grandi cose. Per la precisione, i Biglietti da visita di dimensioni standard. Ma l’abbiamo fatto in maniera standard? Niente affatto. E sicuramente li abbiamo pensati per tutti i marchi che fanno a modo loro, per dargli uno spazio più grande in cui esprimere la loro creatività. A distanza di quasi vent’anni, le persone trovano ancora modi nuovi di utilizzare quel rettangolino di carta. E pensiamo che continueranno a farlo.
2011. Iniziamo a sagomare gli angoli.
Abbiamo iniziato a offrire gli angoli arrotondati sui nostri Biglietti da visita, rendendoli più delicati ma comunque grintosi e consentire ai brand di esprimere uno stile più accogliente e morbido. Li scelgono le aziende che vogliono essere all’avanguardia; ad esempio, i grandi studi di architettura li usano per valorizzare la forma. Ma cosa succede a quegli angolini tagliati? Ve lo spiegheremo un’altra volta.
2012. Il lancio di Luxe.
Nasce dalla collaborazione con gli esperti della carta di Mohawk. Con Luxe, abbiamo messo a disposizione di tutti Biglietti da visita extra spessi e lussuosi. Con un tocco di colore inserito tra diversi strati di carta, che aggiunge una dimensione extra a un prodotto tradizionalmente 2D e abbinabile ai colori del tuo brand. Inoltre, ha una texture naturale che si sente con le dita, l’antidoto ideale per quegli schermi digitali liscissimi. È per questo che la gamma Luxe è amatissima ancora oggi.
2015. I biglietti NFC diventano di tendenza.
Ora il cartoncino incontra i pixel. Ogni Biglietto da visita+ di MOO conteneva un chip NFC che collegava al tuo sito, ti aggiungeva ai contatti, riproduceva video o qualunque altra cosa desiderassi. E manteneva l’aspetto dei biglietti cartacei, poiché la magia era completamente nascosta, come in tutti i migliori trucchi magici. Ma nel 2020 abbiamo detto addio ai Biglietti da visita+ perché, a differenza della stampa, non tutte le tecnologie sono eterne.
2017. I nostri primi biglietti tree-free.
Esatto, i nostri Biglietti da visita Cotton sono veramente fatti di cotone. E se sembra un concetto radicalmente nuovo, ricorda che la storia della carta tree-free risale a tantissimo tempo fa, praticamente agli albori della storia della carta stessa. Stavamo solo reinventando questa tecnologia per l’epoca odierna, dato che ogni marchio deve prestare attenzione alla sostenibilità. Dopo 500 anni, è chiaro che la stampa ci insegna ancora qualcosa.
Allora, cosa ci aspetta in futuro? Questo dipende da te perché la storia di MOO riguarda i brand come il tuo e dipende dai tuoi piani per il futuro. Quindi, crea il tuo pezzetto di storia della stampa, e se ti serve aiuto, contattaci.
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