5 font (diversi da Helvetica) con cui raccontare il tuo marchio

Usa questa selezione di font eleganti per solleticare l’immaginazione, creare design e illustrazioni, o semplicemente per dare un po’ di dolcezza tipografica alla giornata…

Akzidenz Grotesk

Nonostante il nome poco lusinghiero (nel linguaggio dei font, “grotesque” significa semplicemente “senza grazie”), questo font pulito e ordinato gode di una fama notevole come primo sans serif in assoluto. Trasmette un’impressione di calma e chiarezza con un accenno di morbidezza.
Akzidenz Grotesk è disponibile in una miriade di varianti diverse grazie alla popolarità che lo ha reso un precursore: creato a Berlino nel 1896, il font ha ispirato una nuova ondata di stili senza grazie che dalla Germania si è estesa al resto del mondo. Oggi è il font ufficiale della Croce Rossa Americana, e compare anche nel branding di varie squadre sportive statunitensi come i Brooklyn Nets.

Basic Commercial

Nato nel 1900, questo font sembra immune agli acciacchi dell’età. Deve i natali alla Linotype, azienda pioniera nel settore della stampa a piombo fuso. Un font intramontabile, sintesi delle caratteristiche tipografiche dell’epoca. Da quei giorni lontani ne ha fatta di strada, mietendo un successo dopo l’altro, ispirando nuovi stili senza grazie e facendo bella mostra di sé nei luoghi dell’immaginario collettivo (uno per tutti? Le fermate della metro di New York). È versatile, duttile, senza tempo. Insomma: il font dei sogni.

Black Slabbath

Come resistere a un tale gioco di parole? Soprannominato “il font più pesante del mondo”, Black Slabbath appartiene al gruppo dei caratteri egiziani ed è ideale negli slogan o nei titoli di grandi dimensioni e d’impatto. Lo spazio bianco ridotto al minimo contrasta con le lettere massicce, bilanciandone l’impatto. Da non confondersi con il font svolazzante usato dalla quasi omonima band metal degli anni Settanta, questo font più recente risale al 2008.

Cormorant

Altro carattere gratuito molto amato, Cormorant è un font Google che nasce come omaggio al classico Garamond, risalente al XVI secolo. È un carattere con grazie dall’effetto alternato spesso-sottile che evoca una calligrafia delicata, nonostante sia abbastanza chiaro ed essenziale da poter essere utilizzato sia nei paragrafi di testo che nei titoli.

In Cormorant, l’effetto sofisticato ma familiare di Garamond è stato rivisitato in chiave moderna, accentuandone i contrasti di spessore. I punti più netti e definiti e le linee più sottili vantano una precisione a prova di pixel impensabile all’epoca della tipografia analogica.

Inkwell

Un font calligrafico che in realtà *così* calligrafico non è, Inkwell ha molte varianti che vanno dall’elegante e professionale al divertente e quasi buffo. Ciascuna di queste incarnazioni offre il calore e la personalità della scrittura a mano, da quelle più formali, adatte a raccontare una storia nel corpo di un testo, a quelle più originali, declinate in forme runiche e decorate a mo’ di scarabocchio nei titoli e nelle illustrazioni. L’intero set da 48 pezzi di questo font è piuttosto costoso, ma il venditore lo offre anche in vari pacchetti più piccoli ed economici, a seconda dello stile desiderato.