Fare branding per uno studio di tatuaggi

Il graphic design, l’illustrazione, e un’attenzione eccezionale al dettaglio rendono Lucy Frost un’artista e titolare formidabile. L’abbiamo incontrata per scoprire come sta plasmando il proprio percorso e come mostra il suo stile individuale nelle sue commissioni e nel suo marchio.

Lucy Frost LVLF

Leafy Ascot, a un’ora da Londra, è conosciuta nel mondo per il suo ippodromo. Oggi ospita anche uno studio di tatuaggi, LVLH, gestito da una giovane e ambiziosa artista: Lucy Frost. La carriera della maggior parte della gente in quest’industria segue un percorso ben definito: lavorare in vari studi prima di aprire il proprio. Non è andata così per Lucy che, dopo aver lavorato per un anno come apprendista del famoso Dan Gold, ha aperto il proprio studio con un marchio e uno stile tutto suo.

Come sei diventata tatuatrice?

La mia formazione si basa sul design. Durante il college ho fatto uno stage per il Fabric (la discoteca di Londra), e poi ho lavorato da Peterborough Speedway per 5 anni, creando il loro branding e i loro programmi.

Non ho iniziato a tatuare finché non ero in viaggio attraverso il Guatemala. Ho conosciuto delle persone con cui andavo davvero d’accordo, e mi sono fermata a vivere in uno studio di tatuaggi con dei ragazzi del posto. Dato che passavo moltissimo tempo a disegnare, si sono offerti d’insegnarmi a fare tatuaggi. Quando sono tornata a Londra, ho mandato e-mail a più di cento negozi cercando un ruolo da apprendista. Ho avuto 3 offerte, e ho deciso di accettare quella di Dan Gold.

All’inizio, lavorare nel mondo dei tatuaggi era completamente snervante: pensi sempre al non poter fare errori! Ma, come per tutto, dopo un po’ ci si abitua. Dopo circa un anno, ho iniziato a cercare una nuova posizione. Avevo anche deciso di spostarmi da Londra, e questo studio era in affitto. Mi sembrava semplicemente la cosa giusta da fare: tutto andava per il verso giusto e mi sembrava la scelta migliore. Sono sempre stata molto ambiziosa, anche i miei genitori gestiscono la propria attività, è una cosa di famiglia.

Il tuo stile è intricato e unico, come l’hai sviluppato? E come lo personalizzi per ogni cliente?

Provengo da una formazione nel graphic design e credo che si noti nel mio lavoro. Sono molto precisa e sono una perfezionista. Tutti i disegni sono miei, e credo che dando un’occhiata ad un lavoro si possa capire subito che è mio.

Mi vedo con ogni cliente per una consultazione. Se vivono qui vicino, vengono nello studio, sennò ci parliamo online. Penso che sia molto difficile esprimere ciò che si vuole dal punto di vista creativo in un’e-mail o per messaggio, quindi preferisco parlare faccia a faccia. Discutiamo delle sensazioni che vogliono trasmettere, e ci scambiamo immagini per sviluppare il design. Alcuni vogliono un tratto pesante e spesso, altri qualcosa di leggero e intricato, altri qualcosa di più naturale. Prendo anche un ricalco della parte del corpo che si vogliono tatuare, così so quanto dovrà essere grande il tatuaggio. Il passo seguente è quello di fare uno schizzo del design, e trasferirlo su Adobe Illustrator, dove poi creo il modello.

Avendo dato vita alla tua attività, ti ritrovi non solo a sviluppare il tuo lavoro di tatuatrice, ma anche a creare un marchio. Come hai scelto lo stile per LVLF?

Ho fatto il branding da me. Prendo moltissima ispirazione dal mondo naturale e dall’arte che ho scoperto durante i miei viaggi. Porto ancora tutto dentro di me. Mi piace moltissimo l’opzione Stampa a Caldo oro di MOO, e l’ho scelta immediatamente. Per i miei biglietti ho creato i design in Illustrator e li ho caricati come pezzi completi. I biglietti da visita sono la prima cosa che qualcuno vede della tua attività, e quelli MOO sono impareggiabili.

Al momento faccio promozioni attraverso i social media e il sito web. Stavo pensando di distribuire dei volantini, ma per ora ho già abbastanza clienti. Molto lavoro proviene da Facebook e Instagram, e dal passaparola. Finisco per tatuare interi gruppi di amici, oppure gente che ho conosciuto durante i miei viaggi, quando visita nel Regno Unito.

Non vivo qui da molto, quindi credo che solo il 25% del mio lavoro sia locale. Il resto dei clienti viene da posti diversi. Al momento sto lavorando con un cliente che viene da Parigi, e molti altri vengono da londra e dal mio vecchio studio, si sono spostati con me. Ogni design è diverso e ogni persona è diversa, ma il mio lavoro è unicamente mio.

Molti sarebbero nervosi nel seguire le tue orme e dare vita al proprio business così velocemente, hai dei consigli da condividere?

Provateci. Non abbiate paura. Se siete bravi in qualcosa, e le persone vogliono lavorare con voi, fate questo passo. È molto meglio lavorare in proprio e vedere i propri profitti. Certo, ci dev’essere un investimento iniziale, ma ne vale la pena.  Io non vedo l’ora di vedere cosa succederà, perché amo ciò che faccio.

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