Abbiamo chiesto all’IA di creare dei Biglietti da visita
Come lavora l’IA rispetto ai designer umani?
Come lavora l’IA rispetto ai designer umani? Abbiamo testato uno strumento generativo e molte cose ci sono piaciute, a parte alcune abilità tipografiche un po’ discutibili.
Il compito era semplice: abbiamo chiesto a un tool di IA leader nel settore di disegnare tre diversi biglietti da visita, ognuno per un marchio inventato da noi, per poi raffrontare i risultati. L’IA è in grado di creare marchi irresistibili? Vediamo.
1. Saturday Social
La nostra richiesta
“Una comunità sportiva e un marchio di fitness chiamato Saturday Social in verde lime”
Il risultato
La prima cosa che si nota sono le parole “sutayy socia”, che non corrispondono alla richiesta, ma andiamo avanti. Sarebbe più facile da cercare in Google e forse l’IA ci suggerisce proprio questo. Se è così, grazie, IA.
Ma focalizziamoci sul design. Un aspetto che ha centrato benissimo è quello sportivo. Il design ha uno stile tipo calcio anni ‘70, semplice ma molto efficace. Magari un po’ inflazionato e privo di un pizzico di carattere. È un design vivace e chiaro, ma non molto interessante.
La nostra valutazione
6/10
2. Pampez
La nostra richiesta
“Brand per un hotel con spa chiamato Pampez in oro e blu scuro”
Il risultato
Come nel caso di Saturday Social, qualcosa si è perso nella traduzione del nome. Pareze? È per due terzi esatto, comunque, e molto meglio di Sutayy Socia. Ma questo indica che il testo è uno dei punti deboli dell’IA. Le lettere sono poco definite, il che rende difficile leggere le “r” e le “z”.
A parte questo, “Pareze” ha un certo carattere. Se ignoriamo i caratteri tipografici un po’ informi, l’identità c’è. L’IA ha anche aggiunto alcuni abbellimenti grafici, come le foglie e gli steli che circondano il logo. Ma la sua versione non è raffinata come quella umana. La domanda è: in quale hotel con spa preferiremmo alloggiare?
La nostra valutazione
7/10
3. Roama
La nostra richiesta
“Un app di viaggi e avventure chiamata Roama in beige e rosso, usando caratteri effetto bolla e un motivo a foglie”
Il risultato
La nostra richiesta in questo caso era più dettagliata, quindi l’IA aveva più spunti con cui lavorare. Il risultato è più vicino al design creato da noi. Anche se è sparita una “a” da Roama, è molto leggibile. Trasformare la “o” in una foglia? Non era una nostra richiesta, l’IA l’ha fatto di sua iniziativa. Bel tocco, anche se sembra un chicco di caffè.
Non ci fa impazzire il mix di caratteri tipografici, ma basterebbe armonizzare la “m” con le altre lettere per ottenere un effetto convincente. Dà l’idea di una app per viaggi e avventure? Forse no ma con qualche piccola modifica potrebbe andar bene.
La nostra valutazione
7.5/10
Il verdetto
Cosa ci dice un esperimento come questo? Prima di tutto, che la qualità del risultato dipende sempre dagli input che diamo. Al momento, bisogna pensare come un robot e mettersi sullo stesso piano, parlando il suo linguaggio. Nel tempo, senza dubbio questo aspetto migliorerà, proprio come le chatbot iniziano ad avere un tono più naturale. E questo renderà più facile per chiunque progettare rapidamente qualcosa.
Ma in termini di creatività, l’IA non è ancora al livello della mente umana, cosa che potrebbe non cambiare mai. Tutto quello che l’IA fa si basa su qualcosa che è stato già fatto, quindi può creare design professionali, ma forse non originali. È più difficile dirlo.
Hai bisogno di progettare qualcosa? Sia che si tratti di Biglietti da visita o di una Borraccia, con il marchio, il nostro team di designer è a tua disposizione. Se hai un account aziendale MOO, realizzeremo con te qualcosa di incredibile. Senza dover comunicare con un robot. Per maggiori informazioni, compila il modulo qui sotto.
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