“Punto a creare qualcosa che la gente voglia conservare”
Famoso per la sua palette accesa e le sue linee decise, l’illustratore e designer Tim Easley non ha sempre sognato questa carriera. Ora tra i sui clienti figurano Nike ed Etsy; come è riuscito a conquistarli?
Per Tim Easley la carriera di design è arrivata quasi per caso. Proprietario di un negozio di dischi negli anni ‘90, Tim si è poi avvicinato al design, sviluppando uno stile inconfondibile che emerge dai suoi lavori personali e da quelli realizzati per i suoi clienti. Per dirlo con parole sue, i suoi lavori sono fatti di “palette accese e linee decise, mescolate a caratteri giocosi e lettering manuale.”
Influenzato dal kitsch urbano, dalla natura e dalle insegne al neon, Tim ha costruito uno straordinario portafoglio clienti in cui figurano Nike, BBC, Etsy e Disney. Ma come è passato dall’essere proprietario di un negozio di dischi al realizzare design per Nike? E come è riuscito a far crescere un’attività freelance così fiorente dal soggiorno di casa sua?
Tim! Come sei entrato nel mondo del design e dell’illustrazione?
Non ho mai fatto studi formali di design, né a scuola né all’università. Avevo un mio negozio di dischi nel sud di Londra alla fine degli anni ‘90 e non potevo permettermi un designer, perciò mi sono dovuto arrangiare. Ho creato un brutto logo, ho provato a costruire un sito web e disegnato qualche flyer per pubblicizzarlo.
Stavo lavorando a qualche altra idea di business nel tempo libero; una di queste era un sito web di sneaker, e ho finito per creare il design anche di quello.
Un paio di anni dopo, mi sono messo alla ricerca di un lavoro come designer e di progetti freelance, perché avevo capito che era quella la strada che volevo intraprendere. Faccio design da 6 o 7 anni ormai.
Perché hai deciso di avviare la tua attività?
Tra un lavoro freelance e l’altro, avevo lavorato in-house realizzando vari progetti per un paio di grandi marchi, ma non era il tipo di lavoro giusto per me. Mi piace lavorare a orari diversi: spesso inizio verso mezzogiorno e vado avanti fino alle 10 di sera. Nel mio processo creativo c’è molta riflessione, e quando si è chiusi in un ufficio silenzioso con altre 200 persone che lavorano a testa bassa può diventare difficile entrare nello spirito giusto. L’attività freelance mi permette di lavorare come voglio io.
Hai lavorato con clienti straordinari; come ti sei costruito un portfolio nei primi tempi?
Nike US è stata uno dei miei primi clienti nel 2012. Hanno trovato il mio lavoro su Tumblr e non l’avevo neanche postato io, era stato qualcun altro! Ho ricevuto una loro e-mail in cui dicevano che avevano visto il mio lavoro e volevano che realizzassi il design per una t-shirt.
Nike lavora con molte agenzie e alcune altre collaborazioni sono arrivate proprio tramite queste agenzie, quando hanno ricevuto incarichi per campagne o lavori simili. Detto questo, ci sono agenzie che mi trovano sui social media; pubblico un sacco specialmente su Instagram.
Hai lavorato per un periodo a Tokyo: l’esperienza ha influenzato il tuo stile?
Amo Tokyo, ci sono stato diverse volte. È così luminosa, piena di luci, e può essere travolgente quando la si visita per la prima volta. Adoro i suoi neon e la sua cultura. Direi che ha decisamente influenzato il mio stile e il modo in cui lavoro.
Parlaci del tuo modus operandi. Come ti comporti quando vieni contattato per un nuovo progetto?
Quando ricevo una richiesta, cerco di ottenere più informazioni possibile dal cliente. Poi passo un po’ di tempo a riflettere.
Ho ottime capacità di visualizzazione, perciò faccio buona parte della progettazione iniziale mentalmente, spesso quando sono sul divano o a letto. Sono famoso per farmi venire idee mentre dormo, il che sarebbe un modo fantastico di lavorare se potessi allenare il mio cervello a farlo più spesso!
A seconda che il progetto richieda uno stile più impostato o più fluido, inizio con il mettere insieme qualche idea con Illustrator o facendo qualche schizzo. Poi, in base agli input che ricevo dal cliente, modifico l’illustrazione o faccio altri schizzi se necessario. A lavoro ultimato, preparo i disegni finali e i file per il cliente.
Lavori dallo studio di casa tua; come gestisci il tempo? Hai consigli per chi sta pensando di iniziare a lavorare da casa come te?
Non ho una vera routine, ma affronto un incarico alla volta. Le scadenze tendono ad essere sempre brevi, a volte anche solo di due settimane per ogni progetto, perciò tendo a lavorare intensamente in quel periodo, e poi a fermarmi un attimo a riflettere, per quanto possibile, prima di iniziare il progetto seguente.
Credo sia importante capire qual è il proprio stile di lavoro; a me piace stare a casa, circondato dalle distrazioni. Spesso quando disegno non ho bisogno di pensare, perciò mi piace tenere accesa la TV o ascoltare musica. Io lavoro bene così, ma per altri potrebbe non essere lo stesso, perciò consiglio di passare un po’ di tempo a capire qual è il proprio stile di lavoro.
Anche la mia ragazza ha un’attività sua, è una DJ. Ogni due o tre mesi facciamo una riunione di lavoro. Parliamo di quello che puntiamo a raggiungere nel giro di un mese, 6 mesi e un anno, e ci poniamo degli obiettivi. Aiuta molto avere qualcuno con cui parlare di queste cose.
Che ruolo hanno avuto i social media nella tua carriera?
Finora hanno avuto un ruolo fondamentale. Come dicevo, Nike mi ha trovato su Tumblr, e ora molte delle mie commissioni arrivano tramite Instagram. Alcuni mi contattano direttamente attraverso quel canale invece che per e-mail.
Col passare del tempo, ho iniziato a concentrarmi sempre di più su Instagram, Behance e sul mio sito. Oggi ci sono così tanti canali che è facile sentirsi sopraffatti, e cercare di usarli tutti può indebolire il proprio lavoro e la propria presenza, senza contare il carico di lavoro extra che comporta gestire tutti quegli account diversi.
Come utilizzi i prodotti MOO?
Quando spedisco un mio lavoro a un cliente, completo sempre la confezione con un Biglietto da visita o un Adesivo. A parte questo, tendo a usare i Biglietti da visita in modo un po’ insolito, non li distribuisco molto in giro. Mi piace disegnarli, fare un sacco di foto e caricarle sui social media. Non vado spesso a riunioni con i clienti, perciò creare biglietti da visita e caricarli online per me è un buon modo di dare visibilità ai miei dettagli di contatto e ai miei design.
Ho disegnato dei Biglietti da visita per la mia ragazza, per lei sono importanti perché incontra continuamente gente nuova. Ogni volta che li distribuisce, la reazione tipo è: “Wow, posso averne 3?”, che è esattamente l’effetto desiderato, nonché la realizzazione del mio obiettivo: creare qualcosa che la gente voglia conservare.
Quali consigli daresti a un aspirante illustratore che vuole avviare la propria attività?
Scegli il canale social che rappresenta al meglio te e la tua attività, e concentrati su quello. Non devi per forza essere presente su tutti i social network per avere successo e farti notare.
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