Come trovare il primo cliente: il lavoro di illustratrice di moda
Brooke Hagel è un’illustratrice di moda sulla cresta dell’onda. Scopri come ha affrontato le sue paure riuscendo a vivere del lavoro dei suoi sogni.
L’illustratrice newyorkese Brooke Hagel ha iniziato la sua carriera come tirocinante nel reparto guardaroba di Sex and the City durante i suoi studi in fashion design. Dopo il diploma ha iniziato a lavorare come designer e stylist per il gruppo Hearst, collaborando a diverse riviste. Oggi Brooke è un’illustratrice freelance e vanta clienti molto ambiti, tra cui Vogue, Burberry e Samsung.
Chiacchierare con un’artista che vanta un portafoglio clienti del genere è stato un onore per noi. Brooke ci ha raccontato come ha trovato il suo primo cliente importante, ci ha fornito i suoi consigli per gestire un’agenda piena di impegni e ci ha raccontato perché preferisce ancora lavorare con carta e penna.
Come hai fatto a capire che la carriera di freelance fosse quella giusta per te?
Adoro la libertà che offre il lavoro di freelance. Essere in grado di viaggiare, organizzare le mie giornate e collaborare con tanti clienti in settori diversi è per me l’ideale.
Ovviamente i primi tempi non sono stati facili e avevo paura di non riuscire a mantenermi con una carriera da freelance. Tuttavia la mia attività cresce di anno in anno e ho sempre più clienti e opportunità… È una sensazione fantastica! Per me ha funzionato e, in tutta onestà, non so se riuscirei ancora a lavorare in un ufficio.
Il tuo portafoglio clienti è eccezionale! Chi è stato il primo e come l’hai ottenuto?
Il primo marchio a ingaggiarmi è stato Timex: mi hanno chiesto di creare delle illustrazioni di moda personalizzate per il loro catalogo per la stagione primaverile. All’epoca lavoravo ancora come designer full-time. Non illustravo da diversi anni, e mi mancava. In quel periodo avevo aperto il mio blog, Fabulous Doodles e il mio primo negozio Etsy, Brooklit – è così che Timex mi ha trovata.
Poi sono stata avvicinata da una società di pubbliche relazioni per il live sketch di un loro evento per fashion blogger. Avevo già ricevuto proposte simili ma avevo sempre declinato per paura di non essere in grado di disegnare abbastanza in fretta sotto gli sguardi della gente. Quella volta però ho deciso di buttarmi, anche se ero terrorizzata! È andata benissimo, quindi ho scritto un post sul blog per raccontarlo, corredato da fotografie dell’evento.
Il giorno dopo ho ricevuto un’e-mail dal Direttore degli Eventi di Vogue che mi chiedeva se ero disponibile per il live sketch di un loro evento! Appena ho ripreso i sensi ho preso appuntamento e sono andata alla sede di Vogue con il mio portfolio. Da quell’incontro, cinque anni fa, Vogue è uno dei miei clienti migliori e più fedeli.
Hai uno stile molto distintivo: come riesci a conservare la tua identità quando lavori sui progetti dei clienti?
Il mio obiettivo è quello di creare un’opera di cui andare fiera e che mi entusiasmi, incorporando il prodotto e il concept del cliente nelle illustrazioni. Cerco di comunicare al meglio le mie idee, il mio punto di vista e il mio stile. Agli inizi i clienti mi chiedevano spesso di imitare il lavoro di altri illustratori, ma ho sempre rifiutato di farlo. Ho lavorato duro per far sì che il mio blog, il profilo Instagram e il negozio Etsy riflettessero il mio stile affinché i futuri clienti potessero avere un’idea chiara del modo in cui lavoro.
Hai da poco iniziato a creare schizzi digitali sul tuo iPad. In che modo è diverso dal lavoro con carta e penna e cosa ti ha spinta a disegnare su questo supporto?
Il disegno digitale mi intriga da tempo. Ho deciso di provarlo circa un anno e mezzo fa, con un iPad e Apple Pencil. È un modo di disegnare molto diverso e mi ci è voluto un po’ per abituarmici. Ho sperimentato con diverse app di disegno e ho scoperto che con ognuna si ottiene un effetto diverso.
Ci metto ancora molto di più che con gli strumenti di disegno tradizionali, ma divento sempre più veloce con il passare del tempo. Sto usando un’app che permette di sovrapporre i disegni alle fotografie e registra ogni tratto per creare video delle mie illustrazioni in divenire. A volte il risultato va al di là delle mie aspettative, ma niente supera i miei pennarelli!
Hai illustrato anche 17 libri. Sono tutti titoli di moda? Hai un approccio diverso a questo tipo di lavoro rispetto a quello dei tuoi incarichi abituali?
Non riesco a credere di aver già illustrato così tanti libri! La maggior parte sono libri di moda, ma ho lavorato anche a un paio di libri per bambini. L’approccio è simile a quello dei miei incarichi abituali: inizio presentando gli schizzi a matita perché l’editore o l’autore li esamini, poi passo alla seconda fase con illustrazioni più dettagliate e colorate. Per Chloe by Design, la serie young-adult che illustro, ormai il procedimento è molto rapido perché, avendo già lavorato a diversi titoli, le modifiche sono poche e ho molta libertà creativa. Fin dalla prima edizione mi hanno chiesto anche consulenze sulla trama e i design durante la stesura del manoscritto, per via della mia esperienza nell’universo della moda. È stato entusiasmante.
Si direbbe che hai un’agenda piena di impegni. Ovviamente è fantastico, ma come riesci a gestire lo stress? Quali sono i tuoi consigli per staccare la spina?
In un mondo ideale, i progetti si susseguirebbero uniformemente nel tempo e sarei sempre perfettamente organizzata, ma lavorando come freelance è praticamente impossibile. Il lavoro arriva sempre a ondate, quindi nei momenti di calma ho scoperto che la cosa migliore è prendermi cura della mia attività – e di me stessa.
Negli anni ho imparato che l’estate tende a essere un periodo tranquillo, quindi quest’anno ho previsto di viaggiare e programmato alcune settimane di vacanza. Inoltre, se viaggio per lavoro o faccio live sketch in altre città, cerco sempre di trascorrerci una o due notti in più per rilassarmi ed esplorare.
Come utilizzi i prodotti MOO?
Prima di tutto uso i Biglietti da visita Luxe come mini portfolio. Li porto sempre con me. Spesso le persone non sanno esattamente cosa sia un’illustratrice di moda, ma nel momento in cui tiro fuori i miei biglietti da visita e mostro le mie illustrazioni lo capiscono subito. Però fanno fatica a scegliere un solo biglietto: li trattano come se fossero vere e proprie opere da collezionare e se ne portano via un sacco agli eventi! Negli anni ho ordinato anche Notecard, Cartoline, Adesivi e MiniCard, sia per me che per i miei clienti.
Qual è il tuo consiglio per gli aspiranti imprenditori che vogliono iniziare una carriera nel mondo della moda o dell’illustrazione?
Condividete il vostro lavoro! L’unico modo per permettere ai potenziali clienti di scoprirvi è quello di esibire le vostre creazioni. Che lo facciate attraverso un sito, un blog, Instagram, Facebook o la prossima grande piattaforma social, condividete e promuovetevi. Nessuno lo farà per voi, soprattutto all’inizio. Se non avessi scritto un post sulla mia esperienza di live sketch alla serata dedicata ai fashion blogger, chissà se Vogue mi avrebbe mai contattata.
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